Il Radiotransverter è un apparecchio per le telecomunicazioni di impiego generale funzionante in modo automatico e munito di adeguate protezioni elettroniche, destinato all'ampliamento delle frequenze operative in ricezione e in trasmissione di apparati ricetrasmittenti funzionanti con qualsiasi tipo di modulazione sia analogica sia digitale. Nel 1999 la AEMME Telematica annuncia la nascita del primo “AEMME all mode transverter FK-855”, la realizzazione di un progetto che per la prima volta rompe gli schemi classici d’impiego dei transverter sino ad allora conosciuti. Infatti, per adoperare un transverter bisognava innanzitutto possedere un transceiver predisposto all’uso, ovvero con un’uscita TX a basso livello (100 mW typ) da inviare all’ingresso TXIN per la trasmissione unitamente al collegamento di STBY (PTT) per sincronizzare la commutazione RX / TX mentre per ricevere si connetteva l’uscita RXIF del transverter al consueto connettore d’antenna.
S’intuisce che l’uso di un tale accessorio poteva diventare problematico sia per la completa assenza di questa predisposizione in molti transceiver di costruzione moderna sia perché molto spesso in quelli dotati di tali possibilità non vi era modo di controllare efficacemente il livello di uscita in trasmissione. Inoltre vi era anche il rischio latente di distruggere il transverter e lo stadio finale RF del transceiver nel caso in cui, per un errore di set up si fosse premuto accidentalmente il PTT del microfono (!) inviando così radio frequenza al connettore d’antenna, connesso ovviamente all’uscita RX IF.
Gli “AEMME all mode transverter FK-855” che chiameremo, abbreviando, “radiotransverter” semplificano drasticamente il cablaggio consentendo di connettersi al transceiver con un singolo cavo coassiale!
In questo caso il transceiver attraverso il connettore d’antenna è connesso ad un carico perfetto senza onde stazionarie dove, al pari di una vera antenna, trova i segnali da ricevere mentre in trasmissione dissipa con ampio margine la potenza che gli è fornita. Si potranno attivare normalmente e con una precisa risposta, attenuatori, filtri e quanto altro necessario al bisogno in fase d’ascolto così come in trasmissione si può dosare la potenza d’eccitazione in ragione della tipologia di emissione scelta, sia nell’ambito delle modulazioni analogiche che digitali. Queste prestazioni si ottengono in piena sicurezza grazie all’indispensabile ed esclusiva protezione elettronica integrata che provvede all’incolumità dello stadio d’ingresso del radiotransverter senza alterare le caratteristiche di dissipazione del carico d’antenna che il transceiver utilizza al suo interno.